Il concetto di "sostenibilità" sfida i limiti delle capacità decisionali umane e gestionali, le prescrizioni e le raccomandazioni per la sostenibilità si basano principalmente sulla semplificazione di ipotesi che riducono la complessità della sfida che le organizzazioni devono affrontare.

Cosa rende le città sane, eque ed ecologicamente sostenibili?

Nonostante le soluzioni siano disponibili per molti problemi sociali complessi, questi continuano a persistere o si aggravano proprio in risposta a interventi che vorrebbero diminuirli.

Gli esempi nel settore della salute sono innumerevoli.

Quali sono i determinanti sociali che continuano a far crescere l'obesità infantile?

Quali sono i determinanti sociali che portano a stili di vita a rischio di cancro?

Il pensiero sistemico è l'arte e la scienza del collegare struttura e funzionamento (di sistemi), per poter cambiare la struttura (relazioni) in modo efficace quindi migliorare le prestazioni. Il pensiero sistemico consiste in un paradigma, basato sul concetto di feedback, associato a una metodologia di apprendimento con il quale si si cerca di migliorare il modo in cui i decisori strutturano ed esplorano la loro comprensione di una situazione problematica. In altre parole, è un framework utile per diventare più consapevoli dell'intera gamma di conseguenze di possibili interventi e per trovare "punti di leva" nei problemi complessi.

Ci sono due ragioni principali per considerare il pensiero sistemico. Primo, le interdipendenze stanno diventando sempre più difficile da ignorare. Queste esistono a tutti i livelli. Secondo, come le reti di interdipendenze tra i sistemi si espandono, così aumenta la probabilità che una qualsiasi azione abbia conseguenze indesiderate nello spazio e nel tempo. Più saranno le conseguenze non intenzionali di un intervento, meno probabili saranno le conseguenze previste o i risultati attesi dell'intervento.

La prospettiva del pensiero sistemico richiede che spostiamo la nostra attenzione dalle "cose" (o eventi) alle relazioni tra le componenti del sistema. Si tratta di fare "un passo indietro" per cogliere gli insiemi, o più precisamente per: 1) vedere le dinamiche di cui un evento fa parte, 2) vedere le dinamiche da punti di vista differenti, e 3) vedere (o intuire) i modelli causali che possono spiegare le dinamiche. Questo cambiamento è significativo e per nulla scontato o semplice, il modo "naturale" con cui osserviamo il mondo è attraverso differenze e relazioni causali semplici, lineari (A causa B), anziché circolari (A causa B, che causa C, che causa A). E sebbene l'attenzione sia tolta da eventi specifici, questi diventano interessanti e significativi all'interno di modelli di comportamento di lungo termine.