di Antonio Furlanetto e Roberto Poli

La disciplina del Risk Management è in rapido sviluppo e volge verso la sua piena maturità. Gli standard internazionali sono stati pubblicati (ISO 31000, 31010, 73, C.O.S.O. negli Stati Uniti) e molte aziende godono dei benefici che derivano dall'introduzione di politiche attive di risk management. Tuttavia, la disciplina del risk management non riesce spesso a distinguere fra rischio e incertezza.

La principale differenza tra rischio e incertezza è che il rischio è calcolabile, perché gli eventi rischiosi hanno una distribuzione nota, mentre l'incertezza non è calcolabile, ad esempio perché non conosciamo le caratteristiche della sua distribuzione. I rischi quindi possono essere calcolati, le incertezze no.

L'incalcolabilità delle incertezze può dipendere da molti fattori diversi. Spesso perché non abbiamo sufficienti informazioni. In altri casi, però, non si tratta solo di informazioni mancanti ma di autentici casi di incertezza strutturale, tale che nessun aumento delle informazioni disponibili permette di ottenere un quadro analogo a quello dei rischi.

Esiste quindi una netta distinzione tra rischio e incertezza. Questi due fenomeni si riferiscono a due diverse classi di eventi e non vi è alcun confine poroso tra di essi. Un evento incerto non è un evento rischioso con una probabilità inferiore. Un evento incerto è un evento a cui non possiamo assegnare una probabilità.

Alcuni fra gli errori più eclatanti delle recenti crisi economiche sono dovuti all'incapacità di distinguere tra rischio e incertezza. A volte per semplificazione, a volte per interesse, si sono sottovalutate le incertezze, trattandole come rischi.

Come fare allora? Come gestire non solo i rischi, ma anche le incertezze? Ci viene in aiuto in questo la teoria dell'Anticipazione (Poli 2017; Poli and Furlanetto 2018; Miller, Poli, and Rossell 2018). Unendo l'Anticipazione al Risk Management si ottiene un nuovo modo di gestire l'incertezza, chiamato ARM-Anticipation Risk Management. L'Anticipation Risk Management copre uno spettro più ampio delle sfide che un'organizzazione può incontrare.

In effetti, l'anticipazione comprende due componenti: "L'anticipazione si verifica quando il futuro viene utilizzato nelle azioni. In questa prospettiva, l'anticipazione consiste di due componenti necessarie ma distinte: analisi di possibili futuri (come estrapolazione di trend o come costruzione di scenari possibili) e la traduzione dei risultati della precedente attività in decisioni. Facciamo un esempio: le previsioni del tempo di per sé non sono attività anticipanti nel senso appena indicato. Guardare le previsioni del tempo e, come conseguenza di quanto abbiamo visto, prendere il proprio ombrello prima di andare a lavorare, è invece un comportamento anticipante". Ovviamente, prendere con se il proprio ombrello non garantisce che pioverà. I comportamenti anticipanti possono cioè errare. Ciò non di meno, un comportamento anticipante è più robusto (resiliente, come spesso si dice) di un comportamento reattivo – che prima aspetta che succeda qualcosa e poi risponde.

L'anticipazione, quindi, usa i risultati dei precedenti modelli (di 'forecast', ad es. serie temporali, e di 'foresight', ad es. scenari) e li traduce in decisioni e azioni.