Il turismo è una strana industria che viene da una nascita quasi in sordina e "marginale" rispetto ai settori economici da sempre identificati come trainanti,e rischia invece di diventare di vitale importanza nell'economia post-capitalistica.Scaturita dal rivolo del "Grand Tour" delle giovani élites europee alla ricerca di cultura, intrattenimento ed esperienze formative è cresciuta, in epoca recente, a passi da gigante, fino a rappresentare, oggi, l'11% del PIL globale.

Dopo aver conquistato sempre più strati sociali, grazie alla rivoluzione dell'accesso,il "fare turismo" è entrato a pieno titolo nella sfera dei "diritti acquisiti"nella nostra società, sempre più assimilato al modo di vivere contemporaneo. Dilagato infine in turismo di massa e di volumi, anche insostenibili per alcune destinazioni, fenomeno che chiamiamo adesso "overtourism", questa industria si presenta alla soglia del prossimo decennio pronta per cogliere opportunità fenomenali, e, al contempo,la necessità impellente di rinnovare rapidamente, molto rapidamente, il bagaglio del proprio know-how.

Come evolverà questa magica "industria delle esperienze? "Che ruolo occuperà nella psiche del consumatore del prossimo decennio e quali macrotrends e trends le daranno forma? Quale sarà la prossima rivoluzione turistica ?A cosa dobbiamo preparare l'Italia,l'Italia,sì,che si presenta alle soglie dell'era post-capitalistica con assets formidabili, unici al mondo,che chiedono solo di essere gestiti professionalmente, con lungimiranza,consapevolezza,passione.E le attività turistiche,quali sono gli "imperativi strategici"di cui essere ben consapevoli per impostare la rotta nel futuro prossimo e a medio termine ?

Viaggio nel futuro del turismo.Come tutti I viaggi,ne torneremo trasformati.

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